Il Nuovo Mercato del Fotovoltaico: Tutto quello che Devi Sapere nel 2023!

Probabilmente
sei al corrente del fatto che chi installa un impianto fotovoltaico a casa
propria fa del bene alla comunità perché riduce le emissioni di CO2 e aiuta a
ridurre le importazioni di energia dall’estero.

Ovviamente, c’è dell’altro.

Sapevi che grazie
alla detrazione al 50% abbinata allo scambio sul posto, l’investimento in un
impianto può ripagarsi da solo in circa 4 anni?

Poiché i
pannelli di ultima generazione offrono un rendimento di qualità per almeno 30
anni, ogni euro investito nel fotovoltaico può produrre un ritorno cumulato di
almeno cinque volte l’investimento iniziale.

Però, per
garantirsi un buon profitto è bene farsi proporre una soluzione su misura,
verificando anche la capienza fiscale richiesta.

Conviene poi
confrontare più preventivi gratuiti, da specialisti del settore selezionati in
base alle caratteristiche del proprio caso, in modo da trovare la proposta più
adatta.

Perché è cambiato il mercato e qual è il giusto modo
per approfittarne?

Nel 2022,
con la rincorsa al fotovoltaico che ha portato a oltre 205 mila impianti installati
in Italia, si era dovuto prendere atto di un significativo aumento dei prezzi, di
ritardi nelle consegne e del fatto che l’attenzione dei progettisti era rivolta
soprattutto a risolvere i problemi burocratici.

Ma ora ci
sono 3 buone notizie:

a) il
prezzo dei moduli si è abbassato
, perché i produttori internazionali sono
riusciti a incrementare la produzione, eliminando anche i ritardi nei tempi di
consegna;

b) si è
abbassato il prezzo delle installazioni perché, terminato nel
febbraio 2023 il meccanismo dello sconto in fattura, le aziende non hanno più i
costi finanziari che portavano a rincari anche del 35%;

c) la
qualità della progettazione torna un elemento
a vantaggio di chi investe
adesso. Superbonus e sconto in fattura avevano portato a logiche di
progettazione più incentrate sulla burocrazia. Adesso i progettisti sono
nuovamente liberi di configurare ciascuna installazione per ottimizzare il
beneficio economico portato al cliente.

Fotovoltaico

Ecco le 3 novità che aumentano il profitto
dell’impianto

Durante gli
anni, gli operatori del settore hanno sviluppato novità e soluzioni per
aumentare la convenienza di un impianto fotovoltaico. Ad esempio:

1) le
pompe di calore
permettono di sfruttare l’energia dai pannelli fotovoltaici
per produrre gratuitamente acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva;

2) gli
ottimizzatori
 sono dispositivi intelligenti che possono aumentare la resa
dell’impianto del 20-25%, aiutandoti a produrre più energia e quindi ad aumentare
i ricavi;

3) gli
accumuli
 permettono di conservare l’energia prodotta e non consumata
sul momento. Oltre agli accumuli elettrici esistono anche quelli termici,
grazie ai quali una famiglia media può interamente coprire il fabbisogno di
acqua calda nei mesi che vanno da aprile a ottobre.

C’è poi chi
sta approfittando della domotica per il risparmio energetico, che
permette di attivare in automatico elettrodomestici come lavastoviglie o
lavatrice nel momento in cui i pannelli solari producono più energia.

Ma c’è anche
chi sfrutta l’energia del proprio impianto fotovoltaico per alimentare i
fornelli a induzione o le colonnine di ricarica per l’auto elettrica.

Tutto quello che devi sapere su prezzi e incentivi

L’incentivo
più comune è la detrazione del 50% abbinata allo scambio sul posto, che
remunera l’energia immessa in rete. La detrazione al 50% viene ripartita in 10
anni.

Gli
eventuali accumulatori accedono alla detrazione del 50%, mentre le pompe di
calore possono accedere all’ecobonus 65%.

Nel caso di
una villetta il tipico impianto per una famiglia di 3-4 persone è quello da
3kW. Chiavi in mano costa circa 6 mila euro, sui quali applicare la detrazione del
50%. La detrazione fiscale risultante è di circa 300 euro all’anno per 10 anni.

Nel caso
specifico di una famiglia dai consumi medio-alti, una soluzione talvolta
apprezzata è composta da:

  • impianto fotovoltaico da 6kW, al costo di circa
    10mila euro;
  • pompa di calore, al costo di circa 7 mila euro;
  • eventuale accumulo, al costo di altri 7 mila euro
    circa;

in totale circa 24 mila euro, di cui
una parte (fotovoltaico + accumulo) accede alla detrazione 50% e un’altra parte
(pompa di calore) alla detrazione del 65%.

Questo tipo
di intervento, quando realizzabile, è particolarmente apprezzato per i benefici
economici generati dalla pompa di calore, che permette di abbattere anche i
costi di riscaldamento e offre un tempo di recupero dell’investimento spesso
inferiore ai tre anni.

Rispetto al
caso precedente dove avevamo visto una detrazione di circa 300 euro l’anno,
stavolta la detrazione fiscale risultante è di circa 1.300 euro all’anno per 10
anni. Per poterne usufruire con serenità occorre verificare di avere spazio
fiscale sufficiente.

Gli
installatori, prima di proporti il preventivo, sono soliti realizzare
un’analisi per identificare le configurazioni più vantaggiose nel tuo caso,
indicandoti per ciascuna sia i costi sia la previsione del tuo guadagno nel
corso del tempo.

Fotovoltaico

L’alternativa del superbonus

Il
superbonus prevede nel 2023 la maggior detrazione al 90%. È un incentivo
interessante ma valido solo per alcuni casi specifici.

Per accedere
al superbonus l’impianto fotovoltaico dovrà essere installato insieme a uno dei
cosiddetti “interventi trainanti”, come ad esempio il cappotto termico o una
pompa di calore che sostituisca la tradizionale caldaia.

In più, è
necessario migliorare di due livelli la classe energetica dell’immobile, obiettivo
che richiede una seria analisi iniziale.

Da ultimo,
sfruttando il superbonus 90% rinunci al classico incentivo dello scambio sul
posto che remunera maggiormente l’energia immessa in rete. Proprio per questo
chi installa il fotovoltaico con il superbonus di solito preferisce aggiungere
un accumulatore, che comunque usufruisce della detrazione 90%.

Attenzione: nel caso di un’abitazione unifamiliare, per poter
sfruttare il superbonus occorrono due pesanti requisiti aggiuntivi:

  • l’immobile deve essere adibito ad abitazione
    principale;
  • il reddito del proprietario, con alcuni
    aggiustamenti che tengano conto della numerosità del nucleo familiare
    (quoziente familiare), non deve superare i 15 mila euro.

A differenza
dei bonus 50% e 65%, la detrazione fiscale del superbonus viene ripartita non
in 10 ma in 4 anni. Immagina ad esempio di essere l’unico proprietario di un
edificio composto da 3 unità immobiliari e che l’importo dei lavori del
superbonus sia di 100 mila euro: l’importo da detrarre (non banale) sarà di
22.500 euro all’anno per 4 anni.

Fotovoltaico

Ultime
indicazioni

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Chi può usufruire dell ecobonus 110? Chi è il destinatario del Superbonus 110?

Sono tanti i possibili beneficiari che possono usufruire dell’Ecobonus 110 %, dai proprietari di un immobile, familiari ai conviventi del proprietario che ne sosterranno le spese. 

Vediamo nello specifico chi può usufruire del Superbonus 110%.

In fondo trovi tutte le risorse utili per saperne di più sul Bonus 110. Trovi anche un link cliccabile per richiedere la tua analisi di fattibilità con Fotovoltaico Facile.

Chi può usufruire dell’Ecobonus 110 %? Tutti i beneficiari del Superbonus 110%

Chi può usufruire dell ecobonus 110

Possono usufruire dell’ecobonus o superbonus 110%:

  • Persone fisiche (compresi familiari dei proprietari e conviventi, a patto di essere loro a sostenere le spese di riqualificazione)
  • Condomini
  • IACP
  • Cooperative di aggregazione
  • Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale
  • Associazioni sportive dilettantistiche
  • partite IVA, a patto che i lavori riguardino immobili di proprietà legati alla vita privata

Per le P. IVA, per quanto riguarda le parti comuni di un condominio, non ci sono limitazioni specifiche.

Casi particolari di Chi ha diritto all’Ecobonus 110 %

Conviventi: l’Ecobonus 110% si applica anche ai conviventi, a patto che sostengano le spese e rispettino i requisiti del bonus. Il bonus, si applica inoltre anche su una eventuale casa, anche se non principale, dove avviene di fatto la convivenza. Per accedere al bonus è però necessario che la convivenza sia già iniziata prima, o almeno entro l’inizio dei lavori.

Familiari: possono accedere al superbonus 110% anche i familiari del proprietario, a patto che siano loro a sostenere le spese. e registrati come conviventi da prima dell’inizio dei lavori.
Acquirenti: Ecobonus 110%, si estende anche agli intestatari di nuda proprietà e acquirenti a patto che sia stato stipulato un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato. In caso di acquisto, le detrazioni, in accordo con la persona che vende l’immobile, possono essere trasferite al nuovo proprietario.
Inquilini in affitto: possono usufruire del bonus 110 anche gli inquilini che sosterranno le spese dei lavori.Questo accade perché il bonus è previsto anche per chi ha un contratto di locazione, di leasing o comodato. Attenzione però: è necessario che il proprietario dell’immobile approvi i lavori.
Residenti all’estero: gli italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE, possono beneficiare di alcuni incentivi del bonus 110. Nello specifico dovrebbero poter accedere a sconto in fattura e cessione del credito.

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Quali sono i lavori trainanti? Superbonus 110%

Quali sono i lavori trainanti relativi al Superbonus 110%?

Andiamo a vedere quali sono i lavori trainanti ammessi al Superbonus 110% e i limiti di spesa ammessi.
Quali sono i lavori trainanti?

A fare chiarezza sull’elenco dei lavori rientranti nell’eco e sisma bonus del 110%, dopo le modifiche introdotte in fase di conversione del decreto Rilancio, è la guida dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 24 luglio 2020.

All’elenco delle spese ammesse al super bonus totale e maggiorato di un ulteriore 10%, si affiancano tutti i lavori di riqualificazione energetica se abbinati a quelli che vengono definiti come “lavori trainanti”.

Dall’acquisto e posa in opera di finestre ed infissi, fino alle schermature solari, tra cui le tende da sole, l’ecobonus del 110% apre alla possibilità di migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, con il vantaggio della doppia opzione di sconto in fattura e cessione del credito.

All’elenco delle spese ammesse in detrazione con l’ecobonus “ordinario”, si affiancano poi quelle espressamente indicate dal decreto Rilancio, come l’installazione di pannelli solari.

Vediamo nel dettaglio quali sono i lavori trainanti che consentono di accedere all’ecobonus del 110% per tutti i lavori di riqualificazione energetica, con l’elenco completo delle spese detraibili.

Fotovoltaico Facile può assisterti in tutto l’iter e assorbire la cessione del credito/sconto in fattura. Chiedi maggiori informazioni qui.

Ecobonus al 110%: i lavori “trainanti” che aprono al super bonus per tutte le spese

L’articolo 119 del decreto Rilancio è una delle novità accolte con maggiore curiosità ed interesse, sia dai contribuenti che dalle imprese, che sperano in una ripresa del settore edilizio anche grazie al nuovo ecobonus del 110%.

L’agevolazione, che consente di detrarre l’intero importo della spesa sostenuta, con un beneficio aggiuntivo del 10%, si applica non solo ai lavori espressamente indicati nel decreto Rilancio, ma a tutti quelli di riqualificazione energetica qualora abbinati a quelli trainanti.

Per lavori trainanti intendiamo l’elenco delle spese contenute nel decreto Rilancio, come modificato dalla legge di conversione, per le quali è possibile accedere all’ecobonus del 110% dal 1° luglio 2020 e fino alla fine del 2021.

Sintetizzando quanto riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate al superbonus del 110%, si tratta dei seguenti lavori:

lavori di isolamento termico degli edifici, con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie e per un massimo di:

  • 50.000 euro di spesa per gli edifici unifamiliari;
  • 40.000 euro per unità immobiliare per i condomini da 2 ad 8 unità;
  • 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari;

lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio, con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica, fino ad un massimo di:

  • 20.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari;
  • interventi su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore, per un importo massimo di spesa pari a 30.000 euro per singola unità immobiliare

lavori di adeguamento antisismico (sismabonus), eseguiti sempre nel periodo temporale tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021.

Fotovoltaico Facile può assisterti in tutto l’iter e assorbire la cessione del credito/sconto in fattura. Chiedi maggiori informazioni qui.

È questo l’elenco dei lavori trainanti che apre le porte alla riqualificazione completa dell’immobile con l’ecobonus del 110%, secondo però specifici limiti di spesa.

L’inclusione della generalità dei lavori di risparmio energetico nell’ecobonus del 110% è prevista dal comma 2 dell’articolo 119, il quale stabilisce che:

“L’aliquota prevista al comma 1, alinea, si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’articolo 14 del citato decreto-legge n. 63 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 90 del 2013, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico previsti dalla legislazione vigente e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui al comma 1.”

Fotovoltaico Facile può assisterti in tutto l’iter e assorbire la cessione del credito/sconto in fattura. Chiedi maggiori informazioni qui.

 

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Impianto Fotovoltaico Gratis con Ecobonus

 Lo sapevi che con l’ecobonus 110% (o Superbonus 110%) puoi realizzare un impianto fotovoltaico gratis?

Ma come è possibile un impianto fotovoltaico gratis?

E’ possibile realizzare un impianto fotovoltaico gratis grazie al superbonus 110%.

Ecco come funziona.

impianto fotovoltaico gratis

Impianto Fotovoltaico Gratis

Precedentemente all’ecobonus era possibile installare un impianto fotovoltaico praticamente a costo zero Siccome i pannelli fotovoltaici producono energia elettrica che puoi utilizzare per i tuoi consumi la presenza di un impianto fotovoltaico permette un risparmio netto in bolletta.

Era possibile dunque acquistare un impianto fotovoltaico con un finanziamento calibrato per avere delle rate pari al risparmio netto e pertanto non avere un esborso monetario.

La rata del finanziamento dunque era compensata dal risparmio energetico.

Una volta completato il pagamento delle rate del finanziamento il fotovoltaico produceva un utile netto sotto forma di risparmio sulle bollette.

Come funziona il fotovoltaico con l’Ecobonus 110%?

Oggi con il superbonus 110% è possibile installare un impianto fotovoltaico veramente gratis.

Cos’e’ il SuperBonus 110%

Il Superbonus 110 è l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che porta a 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per 

  • specifici interventi in ambito di efficienza energetica, 
  • interventi antisismici,
  • installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. 

E’ prevista la possibilità, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante

Dunque se accoppiato ad un intervento di risparmio energetico trainante, e se rientri nelle categorie che beneficiano del credito di imposta, puoi realizzare un impianto fotovoltaico gratis.
Insieme all’impianto fotovoltaico puoi anche accoppiare 
  • un impianto di accumulo di energia elettrica che ti permette di risparmiare fino all’80% dei tuoi consumi notturni
  • un impianto per la ricarica dei veicoli elettrici (wallbox)

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Chi non ha reddito può usufruire dell’ecobonus 110?

 Chi non ha reddito può usufruire dell’ecobonus 110? Questa è sicuramente una domanda frequente.

dVediamo come funzionano le cose grazie alla guida al superbonus 110% dell’agenzia delle entrate.

Il Superbonus 110% spetta anche a colui che ha il solo reddito dell’abitazione principale. Il reddito fondiario dell’abitazione principale concorre alla formazione del reddito complessivo ma non è tassato perché per tale reddito è prevista apposita deduzione. Tuttavia, ciò non esclude che colui che ha il solo reddito dell’abitazione principale possa optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito 110%.

Quindi, anche colui che ha il solo reddito dell’abitazione principale può usufruire dei benefici del 110%.

Vuoi usufruire del superbonus 110% con Fotovoltaico Facile? Chiedi subito maggiori informazioni.

Il superbonus 110%

Chi non ha reddito può usufruire dell'ecobonus 110?

Il D.L. 34/2020, all’art.119, riconosce una detrazione del 110%, per gli interventi di:

  • isolamento termico sugli involucri degli edifici;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

Tali interventi sono definiti quali “interventi trainanti”.

Se collegati ad uno degli interventi appena citati, danno diritto alla detrazione del 110% anche gli  interventi seguenti detti “trainati”:

  • gli interventi rientranti nell’eco bonus ordinario (art.14 D.L. 63/2013);
  • installazione di impianti solari fotovoltaici ( art.16-bis comma 1 DPR 917/86, TUIR);
  • colonnine di ricarica la ricarica per veicoli elettrici.

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Gli edifici ammessi al superbonus

Gli interventi sopra analizzati devono essere realizzati:

  • su parti comuni di edifici residenziali in “condominio” (sia trainanti, sia trainati);
  • edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati);
  • su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati); nonch
  • su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo trainati).

Il Superbonus non spetta per interventi effettuati su unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli).

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Superbonus 110%: soggetti senza reddito o com imposta sostituiva

Il Superbonus 110% non può essere utilizzato dai soggetti che possiedono esclusivamente:

  • redditi assoggettati a tassazione separata o
  • ad imposta sostitutiva (forfettari e minimi) ovvero
  • che non potrebbero fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni o non è dovuta (come nel caso dei soggetti che rientrano nella cd. no tax area).

E’ chiaro che se tali soggetti (punti 1 e 2) posseggono altri redditi però soggetti ad Irpef, ad esempio redditi da locazione non in regime di cedolare secca, potrebbero detrarre in dichiarazione il 110%. Senza obbligatoriamente optare per la cessione o lo sconto.

Cessione della detrazione o sconto in fattura ammesso per tutti i soggetti sopra citati.

Sconto o cessione 110%

In alternativa alla detrazione del 110% , il contribuente può optare:

  • per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o
  • per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

La cessione può essere disposta in favore:

  • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi
  • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
  • di istituti di credito e intermediari finanziari.

I soggetti che ricevono il credito o che applicano lo sconto hanno, a loro volta, la facoltà di ulteriore cessione.

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Superbonus 110%: se si ha il solo reddito dell’abitazione principale

E’ lecito chiedersi se il superbonus possa spettare anche a cui che possiede il solo reddito dell’abitazione principale.

Nella circolare n° 30/E 2020, l’Agenzia delle entrate ha risposto al seguente quesito afferente proprio a tale aspetto.

Un contribuente con elevata disponibilità finanziaria che dispone solo del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale può beneficiare del 110 per cento cedendo il credito corrispondente alla detrazione sulle spese sostenute dal 1° luglio al 31 dicembre di quest’anno per interventi di cui all’articolo 119 effettuati sull’abitazione principale?

Il Superbonus 110% spetta anche a colui che ha il solo reddito dell’abitazione principale.


Il reddito fondiario dell’abitazione principale concorre alla formazione del reddito complessivo ma non è tassato. Perché per tale reddito è prevista apposita deduzione, ex art.10 del DPR 917/86, TUIR.

Tuttavia, coloro che hanno il solo reddito dell’abitazione principale:

  • possono esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito,
  • in quanto posseggono comunque un reddito che concorre alla formazione del reddito complessivo ma che non è soggetto ad imposta in virtù del particolare meccanismo di tassazione che prevede una deduzione di pari importo.

Ai fini dell’opzione per la cessione o per lo sconto, sulla base di quanto previsto dalla norma attuale, inoltre, è irrilevante la circostanza che il contribuente abbia “una elevata disponibilità finanziaria”(circolare n° 30/E 2020).

Source: http://fotovoltaico-impianti.blogspot.it/

Quali lavori rientrano nell ecobonus 110?

Quali sono i lavori trainanti e qual’è l’elenco delle spese ammesse al super bonus, Ecobonus 100%? Ecco tutte le informazioni dalla guida dell’Agenzia delle Entrate.

Facciamo il punto su quando si applica la maxi detrazione fiscale Ecobonus 110%, l’elenco dei lavori trainanti e delle spese ammesse al super bonus.

A fare chiarezza sull’elenco dei lavori rientranti nell’eco e sisma bonus del 110%, dopo le modifiche introdotte in fase di conversione del decreto Rilancio, è la guida dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 24 luglio 2020.

Quali lavori rientrano nell ecobonus 110?

All’elenco delle spese ammesse al super bonus totale e maggiorato di un ulteriore 10%, si affiancano tutti i lavori di riqualificazione energetica se abbinati a quelli che vengono definiti come “lavori trainanti”.

Dall’acquisto e posa in opera di finestre ed infissi, fino alle schermature solari, tra cui le tende da sole, l’ecobonus del 110% apre alla possibilità di migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, con il vantaggio della doppia opzione di sconto in fattura e cessione del credito.

All’elenco delle spese ammesse in detrazione con l’ecobonus “ordinario”, si affiancano poi quelle espressamente indicate dal decreto Rilancio, come l’installazione di pannelli solari.

Facciamo il punto su quali sono i lavori trainanti che consentono di accedere all’ecobonus del 110% per tutti i lavori di riqualificazione energetica, con l’elenco completo delle spese detraibili.

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Ecobonus al 110%: i lavori “trainanti” che aprono al super bonus per tutte le spese

L’articolo 119 del decreto Rilancio è una delle novità accolte con maggiore curiosità ed interesse, sia dai contribuenti che dalle imprese, che sperano in una ripresa del settore edilizio anche grazie al nuovo ecobonus del 110%.

L’agevolazione, che consente di detrarre l’intero importo della spesa sostenuta, con un beneficio aggiuntivo del 10%, si applica non solo ai lavori espressamente indicati nel decreto Rilancio, ma a tutti quelli di riqualificazione energetica qualora abbinati a quelli trainanti.

Per lavori trainanti intendiamo l’elenco delle spese contenute nel decreto Rilancio, come modificato dalla legge di conversione, per le quali è possibile accedere all’ecobonus del 110% dal 1° luglio 2020 e fino alla fine del 2021 ed ora prorogato al 30 giugno 2022.

Sintetizzando quanto riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate al superbonus del 110%, si tratta dei seguenti lavori:

  • lavori di isolamento termico degli edifici, con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie e per un massimo di: 50.000 euro di spesa per gli edifici unifamiliari; 40.000 euro per unità immobiliare per i condomini da 2 ad 8 unità; 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari;
  • lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio, con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica, fino ad un massimo di: 20.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari; 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari;
  • interventi su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore, per un importo massimo di spesa pari a 30.000 euro per singola unità immobiliare
  • lavori di adeguamento antisismico (sismabonus), eseguiti sempre nel periodo temporale tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021.

È questo l’elenco dei lavori trainanti che apre le porte alla riqualificazione completa dell’immobile con l’ecobonus del 110%, secondo però specifici limiti di spesa.

L’inclusione della generalità dei lavori di risparmio energetico nell’ecobonus del 110% è prevista dal comma 2 dell’articolo 119, il quale stabilisce che:

“L’aliquota prevista al comma 1, alinea, si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’articolo 14 del citato decreto-legge n. 63 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 90 del 2013, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico previsti dalla legislazione vigente e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui al comma 1.”

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Ecobonus del 110%, l’elenco di lavori ammessi collegati a quelli trainanti

Se abbinati a lavori di isolamento termico o di sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione, rientreranno nell’ecobonus del 110% le seguenti spese:

Quelli sopra riportati sono soltanto alcuni esempi dei lavori rientranti nell’elenco delle spese di riqualificazione energetica di cui alla legge n. 90/2013, che regola per l’appunto l’ecobonus ordinario del 50%, 65% e fino al 75% per i lavori su parti comuni di edifici condominiali.

Il decreto Rilancio contiene poi due specifiche:

  • se abbinati ai lavori trainanti, l’ecobonus del 110% spetterà anche per gli impianti fotovoltaici, inclusi accumulatori, nel limite di spesa di 48.000 euro, 2.400 euro per Kw di potenza nominale dell’impianto. In questo caso però è previsto il vincolo di cedere ad una GSE l’energia prodotta e non consumata;
  • se abbinata ai lavori trainanti, la detrazione del 110% si applica anche all’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Sono esclusi dall’obbligo di effettuare i lavori trainanti per accedere al super bonus del 110% gli edifici sottoposti ad almeno uno dei vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42), o gli interventi strutturali siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali.

In tali casi, la detrazione al 110% si applica a tutti gli interventi di riqualificazione energetica, previsti dall’ecobonus, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti, ferma restando la condizione che tali interventi portino a un miglioramento minimo di 2 classi energetiche oppure, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.

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