Accatastamento Fotovoltaico Si, Accatastamento Fotovoltaico No! Ecco tutta la Verità

L’Accatastamento degli impianti fotovoltaici è da sempre una materia controversa per gli operatori del settore con l’incertezza normativa vigente.
Con il chiarimento sull’accatastamento arrivato con la Legge di stabilità è stato infatti introdotto un elemento positivo per i proprietari di impianti…

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Source: Fotovoltaico Impianti

Quali Sono i Maggiori Produttori Mondiali di Moduli Fotovoltaici?

TrinaSolar si conferma il maggiore produttore mondiale di moduli fotovoltaici. L’azienda cinese
occupa, così come aveva fatto nel 2014, la prima posizione nella classifica stilata da GlobalData dei maggiori produttori di moduli per il 2015, con una produzione di 4,55 GW di moduli cristallini….

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L’Energia del Futuro? Dal Fotovoltaico Installato sui Tetti

impianto fotovoltaico tetto

Il Fotovoltaico Installato sui Tetti sarà l’Energia del Futuro. Lo dice un rapporto di Bloomberg.

In un domani nemmeno tanto lontano (da qui a 25 anni) il 22% della domanda elettrica in Europa – e il 13 per cento nel mondo – sarà soddisfatta dai piccoli impianti di autoproduzione sui tetti delle abitazioni. Grazie al calo dei prezzi e alle nuove tecnologie quali le pellicole fotovoltaiche che andranno a sostituire i pannelli. Lo sostiene l’ultimo rapporto di Bloomberg New Energy Finance che delinea uno scenario in cui si conferma l’avanzata inarrestabile delle rinnovabili. Entro il 2040, avverrà il sorpasso delle energie “no-carbon” su quelle responsabili delle emissioni di Co2: raggiungeranno il 56 per cento della potenza totale, grazie al contributo delle nuove installazioni che al 2040 saranno per il 60 per cento del totale legate al settore green.

Questo non significa che il peso di fatto dimezzato dell’energia da fonte fossile sarà sufficiente per raggiungere gli obiettivi per la riduzione delle emissioni e salvaguardare così il clima. Perché sebbene la produzione non supererà il 40% del totale, la domanda è vista comunque in crescita e la materia prima vedrà abbassare ancora di più i costi per il suo approvvigionamento. In altre parole, carbone e gas sono destinate ad essere più convenienti e continueranno a essere usati, sebbene in misura inferiore rispetto all’attuale.

E’ anche vero che i costi saranno inferiori anche per gli impianti eolici e fotovoltaico, che riusciranno prima del tempo a raggiungere la cosiddetta grid-parity. Entro il 2024 i costi dell’eolico caleranno di un altro 32 per cento e quello del fotovoltaico addirittura del 48 per cento. L’energia dal vento sarà più conveniente delle fossili entro il 2026, mentre il sorpasso del solare arriverà quattro anni dopo.

La maggior parte delle nuove connessioni alla rete di impianti rinnovabili arriverà, in ogni caso, dai paesi in via di sviluppo: nelle nazioni non-Ocse, nei prossimi 25 anni secondo lo studio Bloomberg ci saranno 7.460 gigawatt di nuova potenza, di cui la metà dalle rinnovabili e per l’80 per cento degli investimenti di tutto il mondo. Il Fotovoltaico rappresenterà il 35 per cento dei nuovi investimenti (3.700 miliardi al 2040), per lo più in impianti di piccola taglia. Il solare sui tetti a breve sarà più conveniente dell’energia comprata al dettaglio e anche più vantaggiosa dei generatori diesel dove la rete non arriva.

Energia Fotovoltaica di Notte Con uno Speciale Accumulatore

accumulatori energia fotovoltaica

Un gruppo di scienziati della University of Texas, ad Arlington, hanno sviluppato una cella solare in grado di stoccare l’energia dei raggi luminosi (Energia Fotovoltaica) per rilasciarla nel tempo anziché immediatamente, verosimilmente anche quando è notte. Per riuscirci, Liu Fuqiang e i colleghi Zi Wei e Dong Liu hanno impiegato una cella fotoelettrochimica (o PEC per usare l’acronimo inglese), un tipo di cella solare capace di convertire l’energia elettrica in energia chimica.

Fino a ieri, l’energia generata da una cella PEC non poteva essere memorizzata in maniera efficace, dal momento che gli elettroni tendono a “fuggire” rapidamente ad uno strato energetico più basso. La soluzione è arrivata con l’idea messa in pratica dal team di realizzare una cella fotoelettrochimica dotata di un fotoelettrodo appositamente progettato (in pratica il componente che converte i fotoni in elettroni). A differenza dei modelli precedenti, questo elemento realizzato in triossido di tungsteno e biossido di  titanio (WO3/TiO2) può conservare gli elettroni in modo efficace per lunghi periodi di tempo, aprendo la strada a ruoli importanti all’interno delle smart grid.

Il sistema comprende anche una batteria di flusso in vanadio, che – stando agli scienziati – funzionerebbe in maniera ottimale con il fotoelettrodo ibrido, permettendo loro di aumentare la corrente elettrica, offrendo grande reversibilità (con il 95 per cento di efficienza faradica) e consentendo lo stoccaggio di energia ad alta capacità. “Questa ricerca – ha spiegato Liu – ha la possibilità di riscrivere il modo in cui viene stoccata e utilizzata l’energia solare”. Il lavoro è stato pubblicato nell’ultimo numero della rivista scientifica ACS Catalysis. “Man mano che l’energia rinnovabile aumenta il suo grado di penetrazione, – hanno aggiunto gli ingegneri – la capacità di immagazzinarla e usarla on demand fornisce una soluzione sostenibile al problema della carenza di energia”.

Rinnovabili, Ma Quali Costi? L’Italia ci Guadagna 50 Miliardi!

fotovoltaico

Le rinnovabili sono un elemento di risparmio. Additate spesso come le principali responsabili del caro bolletta che colpisce l’Italia più di quasi tutti gli altri paesi europei, in realtà permetto lo sviluppo dell’occupazione e l’abbassamento dei costi in Bolletta A ribadire questa conclusione è la nuova edizione dell’Irex Annual Report, il dossier realizzato dalla società di consulenza strategica Althesys presentato questa mattina a Roma nel corso di una tavola rotonda presso il Gestore dei servizi energetici.

La diffusione delle fonti pulite, illustra lo studio, può portare entro il 2030 al sistema elettrico italiano benefici netti compresi tra i 19 e i 49 miliardi di euro. Malgrado i ripetuti allarmi per il costo degli incentivi e le ricorrenti campagne di stampa lanciate contro l’energia verde, investire su fotovoltaico ed eolico ha portato al nostro paese un chiaro vantaggio economico che potrebbe diventare ancora più ampio se continuassimo a sostenere l’energia alternativa con convinzione. Lo studio fornisce infatti due diversi scenari immaginando sia una situazione di business as usual, sia un ulteriore sostegno della politica alla diffusione delle fonti pulite. Nel primo caso il saldo positivo si limiterebbe a 19 miliardi mentre nel secondo arriverebbe a 49.

fotovoltaicoLe voci di costo della rinnovabili sono essenzialmente due: la spesa per gli incentivi e quella per risolvere le carenze infrastrutturali della rete. A pesare maggiormente è la prima voce, alla quale il Quinto conto energia ha però definitivamente posto un tetto, fissato in 6,5 miliardi di costo cumulato annuo. Cifra che è prevista quindi rimanere stabile sino al 2029. A ciò vanno aggiunti i costi legati alle carenze della trasmissione e della distribuzione (perdite di rete e mancati ricavi dalla vendita di elettricità), stimati tra 1,5 e 1,8 miliardi fino al 2020 (quando si suppone gli interventi siano stati ultimati).

A fronte di queste spese c’è una serie consistente di benefici. Primo fra tutti, le ricadute occupazionali lungo tutte le diverse fasi della filiera. “Gli addetti incrementali, cioè considerando solo i posti di lavoro che non esisterebbero in assenza di rinnovabili  –  si legge nel rapporto – toccano i 130.000 al 2013 (già in netto calo rispetto ai due anni precedenti) per poi stabilizzarsi tra i 45.000 e i 60.000 al 2030. I benefici valutati lungo tutta la vita utile degli impianti sono compresi tra gli 85 e i 96,6 miliardi“. Le fonti pulite generano poi un vasto indotto. “Si stima – afferma ancora il dossier – che nel 2012 gli effetti siano imputabili per il 53% alla fase di installazione e per il 47% a quella di esercizio e manutenzione. Nel complesso la voce contribuisce con benefici tra i 28 e 33 miliardi“.

Va poi calcolato il risparmio che le rinnovabili garantiscono in termini di mancate emissioni. Valore in forte calo rispetto al passato, visto il crollo del prezzo dell’anidride carbonica sul mercato europeo Ets, ma che non va comunque disprezzato dato che Althesys lo quantifica tra i 2,6 e i 2,3 miliardi di euro per quanto riguarda la CO2 e di 2,8,-3,4 miliardi per quanto riguarda altre emissioni inquinanti come l’anidride solforosa e gli ossidi di azoto.

Dalla parte dell’elettricità verde c’è poi il vantaggio economico legato alla riduzione del cosiddetto “fuel risk“, ovvero il rischio di spendere per l’acquisto di fonti fossili più del dovuto a causa dell’oscillazione dei prezzi. Ma l’ultima e forse più interessante delle voci che contribuiscono alle entrate garantite dalle rinnovabili è la riduzione del prezzo dell’elettricità sul mercato, il cosiddetto effetto di peak shaving. L’Irex Annual Report prende in considerazione solo il saldo netto del fotovoltaico, stimandone il valore tra i 41 e i 47 miliardi. Un’analisi che questa edizione dello studio ha affinato, confermando i risultati anticipati lo scorso anno.

Il rapporto ha ripartito la domanda elettrica in “ore solari” e “ore non solari”, comparando il Prezzo unico nazionale (Pun) delle ore delle due differenti categorie. Un meccanismo tecnico, da addetti ai lavori, ma ciò che interessa ai fini della contabilità è il fatto che l’immissione in rete di elettricità prodotta a costo zero dal fotovoltaico nelle ore più assolate ha la capacità di ridurre il prezzo dell’elettricità proprio nell’orario in cui era solita costare di più. Un vantaggio che Althesys quantifica per il 2012 in circa 1,4 miliardi di euro,più del triplo rispetto al 2011, quando il vantaggio fu di 396 milioni. A questi 1,4 miliardi vanno sottratti in realtà circa 586 milioni di euro dovuti all’aumento del Pun nelle ore non solari, anche se non mancano i sospetti (sul tema è stata aperta un’indagine dall’Authority per l’energia) che questo rincaro sia stato indotto in maniera artificiale dai grandi produttori convenzionali per rifarsi delle perdite subite con l’affermarsi delle rinnovabili.

A fronte di questo quadro, l’Irex Annual Report conclude la sua analisi sollecitando l’integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico. “Una delle priorità della politica energetica nazionale è l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete elettrica e il bilanciamento tra la generazione termoelettrica centralizzata e quella distribuita rinnovabile”, avverte lo studio.

Tutti i vantaggi del fotovoltaico! Risparmiare è possibile

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fotovoltaicoRisparmiare con il fotovoltaico in Italia oggi si può. Oltre agli incentivi statali, è possibile anche detrarre il 50% del costo complessivo dell’impianto dalle tasse. Oltre queste forme di risparmio immediate, è possibile verificare la convenienza e i vantaggi legati all’uso del fotovoltaico anche  a lungo termine.

Gli impianti fotovoltaici generano energia elettrica. Questa loro peculiarità ha reso possibile l’attuazione di investimenti in Italia. Questo ha generato un indotto in termini di posti di lavoro e di attività industriale, come pure esportazioni di prodotti ad alta tecnologia. Si calcola anche che l’energia fotovoltaica faccia risparmiare all’Italia almeno 2 miliardi di euro l’anno in forma di spese evitate durante i momenti di massima richiesta energetica, specialmente in estate.

Inoltre, l’abbassamento dei costi del fotovoltaico fa si che nel futuro non ci sarà più bisogno di incentivi per giustificare gli investimenti.

Al sito www.bnrenergia.it è possibile consultare una vasta gamma di offerte che esperti del settore propongono alla propria clientela.

E’ il Perù la regina del fotovoltaico in Sud America

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fotovoltaico-peruIl Perù è la nazione più virtuosa del Sud America. Si posiziona al primo posto come regina del fotovoltaico. La notizia della messa a punto di due impianti fotovoltaici. Il presidente, Ollanta Humala, orgoglioso del traguardo raggiunto, ha presieduto prima all’inaugurazione di una delle due centrali, nella regione di Tacna, al confine con il Cile, per poi recarsi nell’altro impianto a Moquegua.

Mentre la prima struttura occupa 121 ettari e produrrà circa 47,196 MWh annui, la seconda. che produrrà 50,676 MWh, ha avuto bisogno di un’area di 123 ettari per un investimento complessivo per le due centrali di quasi 200 milioni di euro. Gestite da società private le centrali contribuiranno a dare alle popolazioni rurali l’energia elettrica che ancora oggi manca, dando loro la possibilità di migliorare la qualità della vita e le condizioni di lavoro.

Il caso del Perù è senza dubbio un esempio da seguire, anche in Italia con l’auspicio che il Bel Paese possa rientrare tra le nazioni più virtuose nel settore del fotovoltaico.

Il fotovoltaico non teme la crisi. E’ boom

impianto fotovoltaico tetto

Il fotovoltaico raggiunge in Italia un traguardo molto importante. Nonostante la crisi, è in aumento il numero di soggetti privati o aziende che sceglie di adottare il fotovoltaico. Una scelta oculata che viene presa nel rispetto dell’ambiente e in un’ottica di risparmio economico. Tanti, dunque, i vantaggi legati all’installazione di impianti fotovoltaici che ad oggi, rappresentano una delle principali soluzioni legate alla salvaguardia ambientale.impianto fotovoltaico tetto

Investire nel fotovoltaico significa operare scelte che consentono di verificare risultati anche a lungo termine.
Il mercato del fotovoltaico è diventato ancora più accessibile rispetto agli anni precedenti grazie alla creazione di pannelli che hanno costi ridotti e garantiscono una funzionalità eccezionale. Un rapporto qualità/prezzo, dunque, che non teme concorrenza. Inoltre, Il pannello fotovoltaico riesce a rispettare l’ambiente in maniera completa grazie al sistema di consorzi che, al termine del loro utilizzo, ritirano i pannelli e utilizzano quanto di riciclabile per nuove creazioni.

In Italia superato il mezzo milione di impianti fotovoltaici

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Grandi numeri per il mercato del fotovoltaico in Italia. Ammonta a circa mezzo milione la quantità di impianti fotovoltaici installati in Italia. Un traguardo importante che, da quanto affermano gli esperti del settore, è ancora migliorabile e in continua crescita. Sono sempre di più, infatti, i liberi cittadini, le aziende, i privati, che decidono di dotare le proprie case, i propri stabilimenti di impianti fotovoltaici.impianti-fotovoltaiciIn una scelta così meritevole devono essere considerati gli enormi vantaggi di cui il fotovoltaico è portatore. Gli impianti fotovoltaici, dunque, non solo consentono di salvaguardare l’ambiente ma favoriscono un risparmio economico che molto giova alle tasche degli italiani, in un periodo particolare come quello che si sta vivendo nel Bel Paese. Gli impianti erano 500.696, ma la cifra è destinata a crescere ora dopo ora. Inoltre, la potenza distribuita su tutto il territorio nazionale è ormai di oltre 17.177 MW, per un costo indicativo cumulato annuo di circa 6,6 miliardi di euro.

All’interno del portale www.bnrenergia.it è possibile avere tutte le info in merito a preventivi e installazioni.

La Danimarca esempio illustre di energie rinnovabili

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energie rinnovabiliLa Danimarca conquista il podio per le Energie Rinnovabili. E’ la nazione più virtuosa nell’ambito delle energie rinnovabili. Un successo annunciato che stando ai buoni propositi del governo danese dovrebbe, nel 2050, diventare una nazione eco al 100%.

Quali sono le procedure attraverso cui il governo danese intende raggiungere un obiettivo così lodevole? Dall’inizio del 2013 le caldaie alimentate a combustibile fossile, sono state assolutamente bandite dal mercato dei nuovi edifici, mentre per quelli di vecchia costruzione, saranno sostituite da sistemi più moderni e a basse emissioni.

Questo provvedimento rientra in un pacchetto di leggi che mirano al completo approvvigionamento del Paese da fonti rinnovabili entro il 2050. La Danimarca, grazie alle sue risorse, è da sempre molto sensibile alle tematiche eco-sostenibili. Le energie rinnovabili vengono da tempo usate in impianti di teleriscaldamento che coprono oltre il 60% della produzione, mentre una maggiore efficienza energetica viene ottenuta grazie alle centrali di cogenerazione, che producono al contempo elettricità e riscaldamento, coprendo più dell’80% del fabbisogno complessivo.

L’esempio della Danimarca può essere annoverato tra quelli più virtuosi nell’ambito di energie rinnovabili.