Il condominio del futuro è smart con impatto zero

Ad oggi, concentrarsi sulle innovazioni in un condominio significa analizzare il miglioramento dello standard qualitativo della vita e del benessere abitativo in un contesto di eco sostenibilità; il tutto grazie all’aiuto delle nuove tecnologie che valorizzano il proprio edificio ed aumentano il suo valore di mercato.

Il discorso del miglioramento dell’edificio in cui si vive, oltre a essere un valore aggiunto dal punto di vista economico, rappresenta la possibilità di uno stile di vita nuovo che si approccia al futuro per unicizzare il proprio stabile e diversificarlo dalla quantità di immobili che si trovano sul mercato. Inoltre è utile per migliorare il comfort abitativo della persona e la socialità nei rapporti con gli altri residenti.

Il primo che si deve preoccupare di veicolare il cambiamento deve essere l’amministratore di condominio (se volete sapere come diventare amministratore di condominio leggete anche l’articolo “Corsi per amministratori di condominio: a chi rivolgersi?“ , che riveste un ruolo molto discusso ma altrettanto importante e che ha lo scopo di dirigere il suo lavoro verso la sensibilizzazione dei proprietari verso i temi di innovazione, di vivibilità migliore, di fruibilità delle aree comuni ma soprattutto di eco sostenibilità.

L’amministratore di condominio, infatti, ha il compito di passare agli inquilini del suo stabile il fondamentale messaggio che un approccio rivolto al miglioramento maggiora il valore del bene (in questo caso l’immobile) nel tempo e incontra i bisogni veri di chi vive in un condominio e specialmente di chi, nel futuro, vorrà acquistarla.

L’articolo 1120 del codice civile è la normativa di riferimento che prescrive che il condominio, con maggioranza indicata nel quinto comma dell’articolo 1136, può disporre ogni innovazione diretta al miglioramento oppure ad un uso più comodo nonché ad un rendimento maggiore delle parti comuni.

Invece, trovano divieto tutte le innovazioni che potrebbero recare un pregiudizio alla sicurezza o alla stabilità dell’edificio, che alterino il suo decoro architettonico oppure che rendano alcune delle parti comuni dello stabile inservibili all’utilizzo e al godimento anche soltanto di un condomino.

Alcuni esempi di maggioranza nelle decisioni condominiali

Vediamo ora alcuni esempi di necessità della maggioranza degli intervenuti per poter apportare delle modifiche sul condominio.

Può un singolo condomino, a sue spese, apportare delle innovazioni?

La risposta è si, in quanto, il codice sancisce che ogni partecipante si può servire del bene comune, a patto che egli non vada ad alterarne l’originale destinazione e non vada a creare un impedimento, per gli altri condomini, di usufruire dello stesso uso secondo, com’è il loro diritto. Quindi è consentito a ognuno dei proprietari degli appartamenti del fabbricato di apportare, pagando di tasca propria, le modifiche necessarie per un miglior godimento del bene comune.

Quale deve essere la maggioranza per poter approvare le opere di risparmio energetico o l’installazione di un impianto satellitare?

Per quanto riguarda le opere sugli edifici o sugli impianti rivolti a contenere il consumo energetico e all’uso di fonti di energia rinnovabili, allora, è necessario raggiungere la maggioranza del numero degli intervenuti con una votazione numerica che rappresenti perlomeno un terzo sul valore del fabbricato a patto che le opere siano individuate mediante l’attestato di certificazione energetica oppure con una diagnosi energetica rilasciata da un tecnico specializzato ed abilitato.

Su contabilizzazione e termoregolazione del calore quale deve essere la maggioranza

Le opere di innovazione che riguardano l’adozione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione calore e il conseguente ripartimento delle spese di riscaldamento a seconda dell’effettivo consumo registrato, hanno bisogno della maggioranza del numero degli intervenuti con una votazione che rappresenti perlomeno un terzo del valore della struttura.

Attenendosi quindi alle indicazioni, la suddetta normativa aiuta sia l’amministratore che i condomini ad accordare in modo agevolato le innovazioni.

 Alcuni strumenti che rendono reale le visioni sul futuro dei condomini “Smart”

Sempre più smart, i nostri edifici di nuova costruzione si stanno dotando di alcuni elementi che rendono reale la prospettiva di un condominio intelligente!

Primo fra tutti abbiamo il pannello di monitoraggio del consumo istantaneo, dei combustibili per produrre calore, dei consumi sia elettrici che idrici, come modo per sensibilizzare tutti i residenti del condominio verso il tema del contenimento del consumo e dei relativi costi.

Molto utile è anche la bacheca elettronica necessaria per il contenimento del consumo della carta usata per affiggere le comunicazioni nella tradizionale bacheca. Tale tipologia di dispositivo è in sostanza un vero e proprio computer all-in-one corredato di touch screen da istallare in uno dei vani condominiali comuni, di solito vicino all’ascensore. Questa bacheca è collegata alla rete mediante una SIM interna oppure tramite il wifi condominiale (qualora presente) ed ha numerose funzioni. Quindi, la bacheca elettronica rappresenta lo strumento che può permettere agli amministratori di condominio la gestione degli avvisi, che si possono inserire da un qualsiasi dispositivo (come ad esempio tablet pc o smartphone), si tratta di uno degli strumenti di pubblica utilità anche in veste di “social condominiale”, consente il controllo dell’accessi dei vari fornitori dei servizi e consente al condomino di riuscire a segnalare tutti i guasti in tempo reale.

Ritornando al sopracitato Wifi condominiale, esso rappresenta uno sgravio sull’onere totale delle utenze e sulla riduzione dell’inquinamento elettromagnetico che grava sull’intera struttura.

Un altro elemento molto interessante potrebbe essere anche la stazione di ricarica per le auto elettriche che consentirebbe di adeguarsi ad un crescente interesse degli utenti verso le auto elettriche e delle case automobilistiche stesse alla conseguente installazione di queste colonnine di ricarica.

Infine, ma non perché sia meno importante, abbiamo la tematica del recupero delle acque piovane riutilizzabile per l’irrigazione e la casetta dell’acqua potabile. Queste sono molto utili se si vuole ridurre notevolmente gli sprechi ma anche il costo in bolletta per quanto riguarda i consumi derivanti, appunto, dall’ irrigazione. Ad oggi, quindi, è possibile anche convogliare le acque piovane all’interno di un serbatoio ecologico, con lo scopo di poter riutilizzare questa riserva di acqua che si viene a creare per irrigare le aree verdi presenti nel condomino oppure, perché no, anche per riutilizzarle durante il lavaggio delle auto, senza per questo essere malvisti.

Ecco, appunto, un interessante video su quest’ultimo argomento.


Source: ProgEdil

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