Riscaldamenti a pavimento

Il progresso anche del settore edilizio, sospinto dalle ricerche su nuovi materiali e tecniche costruttive, ha portato in questi anni alla diffusione di innovazioni nella realizzazione di immobili e strutture abitative. L’alta tecnologia quindi ha fatto il suo ingresso anche in questo ambito, attraverso l’uso di ristrutturazioni innovative, utili per migliorare il comfort, la sicurezza e la funzionalità di un’abitazione.

Tutto questo senza tralasciare anche l’aspetto, sempre più importante per l’opinione pubblica, della sostenibilità ambientale sia delle case che degli uffici o sedi di lavoro. Insomma, un progresso capace di migliorare l’abitabilità di un immobile, ma nel pieno rispetto dell’ambiente. E proprio una delle ultime novità per quanto riguarda il comfort delle case è rappresentato dai riscaldamenti a pavimento. Una soluzione che si sta diffondendo sempre più nel nostro Paese.

Proviamo a vedere in cosa consiste e quali potrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi di tale soluzione per coloro che la volessero installare nella propria casa oppure, come ormai sempre più spesso, si preferisce adottarla negli immobili di nuova costruzione. Una soluzione innovativa che potrebbe essere sempre più utilizzata quindi anche nelle abitazioni del futuro.

Un genere di impianto davvero particolare

Un sistema di riscaldamento di questo tipo è composto, in pratica, da una serie di tubazioni distribuite in maniera uniforme sotto la pavimentazione di un immobile e poste su dei pannelli isolanti che forniscono calore dal basso verso l’alto in modo omogeneo. A provvedere all’alimentazione del sistema di riscaldamento a pavimento può essere una stufa a pellet, una pompa di calore, una caldaia tradizionale o, ancora, un impianto di tipo fotovoltaico o con pannelli solari termici.

I vantaggi riscontrati con questo tipo di riscaldamento

Un considerevole beneficio derivante dall’utilizzo di questo sistema è il risparmio energetico ottenibile. Infatti, a fronte di un maggior costo rispetto agli impianti tradizionali per la sua installazione, tuttavia esso permette di ottenere un risparmio consistente dal punto di vista energetico, misurabile nell’ordine di circa il 25% all’anno. Tutto ciò in quanto il sistema consente di riscaldare l’ambiente già con basse temperature dell’acqua (attorno ai 30-40°), rispetto ai tradizionali impianti con termosifoni, che richiedono invece 70°.

Un ulteriore vantaggio è determinato dal fatto che il riscaldamento fornito è uniforme per tutti gli ambienti della struttura e su tutte le superfici di essa. Inoltre, alcune tipologie di impianti di questo genere permettono di emettere anche dell’aria fredda, consentendo quindi di avere ambienti freschi durante la stagione calda e senza l’installazione e l’uso di eventuali condizionatori.

Il riscaldamento a pavimento poi comporta il considerevole beneficio di far diminuire la presenza di polvere o acari nei vari ambienti, rispetto agli impianti tradizionali, a tutto vantaggio delle persone allergiche o comunque più sensibili a questa fastidiosa problematica. L’assenza di radiatori permette anche di avere un’abitazione esteticamente migliore e leggermente più spaziosa e quindi da arredare senza alcun tipo di limitazione.

Infine, con l’uso dei termostati si potranno regolare le temperature nei singoli ambienti della casa, in modo da ridurre gli sprechi (e conseguentemente i costi) in quelli meno frequentati, ma al tempo stesso consentire a ciascuno di deciderne il livello desiderato nei propri spazi ed in totale autonomia rispetto agli altri.

Gli svantaggi derivanti dall’installazione di questo impianto

Come abbiamo già accennato in precedenza, rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, quello a pavimento comporta costi d’installazione maggiori, anche se poi questo esborso iniziale viene recuperato in breve tempo, attraverso un consistente risparmio energetico ottenibile.

Uno svantaggio considerevole risulta piuttosto essere la manutenzione o l’intervento in caso di guasti o malfunzionamenti. Infatti, un tecnico dovrà eventualmente smantellare parte della pavimentazione dell’abitazione per verificare e riparare, nel caso, dei danni o delle avarie all’impianto. E quindi qualsiasi tipo di intervento risulta essere molto più invasivo rispetto a quelli effettuati su altri generi di impianti.

Infine, il riscaldamento a pavimento all’interno di una casa deve rimanere sempre accesso, a differenza di quelli tradizionali che utilizzano i termosifoni e che si possono accendere o spegnere quando si vuole. Questo per avere una temperatura sempre costante nella casa ed eventualmente nei suoi diversi ambienti.

Ricordiamo, comunque, che questo tipo di intervento edilizio per l’installazione di un sistema di riscaldamento a pavimento rientra tra quelli che beneficiano di agevolazioni fiscali statali del 65% (sotto forma di rimborso Irpef), in quanto sono destinati al miglioramento del risparmio energetico di un immobile.

Riscaldamenti a pavimento:ecco i dettagli

Source: ProgEdil

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